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A distanza di circa 50 giorni, siamo qui insieme per affrontare, in questa nuova rubrica suddivisa in 3 parti, la prospettiva ipotetica prestazionale delle squadre del circus, per la stagione 2023.
All’interno di questa analisi, che partirà dal fondo della classifica 2022, non verrà trattato l’argomento del possibile ingresso di alcuni team dalla stagione 2026. Nessun cambio di regolamento tecnico, invece, per questa stagione, se non il congelamento dei motori, che quindi manterranno la situazione pressoché simile, e vedremo anche quanto influiranno le restrizioni in galleria del vento per chi è arrivato nelle posizioni più alte della classifica.
10. Williams
Il team di Glove, già in declino da svariati anni, non sembra entrare in una fase di ripresa: arrivano prima delle vacanze invernali, nel bel mezzo del valzer dei team principal, le dimissioni di Jost Capito e del Direttore Tecnico Demaison. Il team rimane quindi a corto di una guida, senza neanche rumors riguardo le figure che potrebbero ricoprire questi ruoli nel 2023. Nulla che faccia pensare ad una ripresa del team, nonostante la nuova proprietà comunicò la fine della crisi economica, che senza tecnici non vede un promettente progetto per la prossima stagione. Punto fermo rimangono le prestazioni di Alex Albon, ma anche la speranza che il nuovo arrivato Logan Sargeant si presti meglio al ruolo rispetto al suo predecessore Latifi…
Insomma, non si prospetta una stagione migliore per il team che in passato fece tanto sognare i suoi tifosi, l’ennesima stagione da ultimo, appesantita dai rumors riguardo la volontà della società di vendere la scuderia.
9. Alpha Tauri
Chi avrebbe mai detto di trovare la cugina italiana del team campione, nel penultimo gradino della classifica? Eppure eccola qua, a seguito di carente affidabilità, sfortuna, errori di Yuki e urla di Pierre che, uscendo dall’orbita RedBull, cambia approccio e non mancherà a togliere qualche sassolino dalle scarpe. Quest’ultimo, verrà sostituito dal campione del mondo Formula E, Nyck De Vries, il quale promette bene grazie alle sue ottime apparizioni durante la stagione 2022, con addirittura una partecipazione al GP d’Italia e ben 2 punti guadagnati. D’altro canto, il giapponese Tsunoda dovrà confermarsi, dimostrando consistenza e maturità, perchè mantenendo queste prestazioni, difficilmente otterrà l’ennesima riconferma come scommessa.
Per concludere, il team madre austriaco continua a confermare la possibilità di vendità dello slot, a patto che l’acquisizione proceda secondo la loro volontà.
Basandosi sulle aspettative e le capacità del team, anche grazie all’appoggio RedBull, sulla carta dovrebbe essere il leader del midfield 2023, ma dovrebbero comunque rimanere dietro McLaren e Alpine.
8. Haas
Il team americano viene da una stagione con degli alti da sogno, vedi la pole di Kevin, e dei bassi da dimenticare, come i ripetuti crash di Mick, che non hanno influito positivamente nella situazione rinnovo, fino alla rottura. Sperando in un miglioramento sull’affidabilità del motore Ferrari in questo 2023, le aspettative dovrebbero essere buone, anche tenendo conto del nuovo arrivo Hulkenberg, ennesimo innesto d’esperienza come predilige il patron Genè Haas. Sempre lui, però, sappiamo non essere in chissà quale ottimo rapporto con il nuovo compagno di squadra Magnussen (si ricorda qualche piccolo aneddoto in interviste post gara dove si scambiarono “parole di forte affetto e stima reciproca”). Il finlandese, però, quest’anno si è fatto trovare fortemente pronto nonostante la chiamata last minute per il posto lasciato da Mazepin. Speriamo le due scintille non si incontrino, dando vita ad un incendio malefico per la situazione di squadra all’interno del team, sebbene sappiamo che Gunther sia in grado di gestire queste situazioni. Nonostante tutto, gli ingegneri e i meccanici si sono dimostrati competenti, porta a pensare che nel 2023 il team possa risalire di qualche posizione in classifica, anche grazie agli investimenti dei nuovi sponsor e del maggiore tempo d’utilizzo concesso in galleria del vento e nel banco di prova, rispetto ai competitor nelle posizioni avanti a loro. Top delle retrovie, al massimo ultimo del midfield.
7. Aston Martin
Pagare tanto non si traduce per forza in qualità. Tutti ci aspettavamo una super monoposto competitiva e che la presenza di Vettel portasse quel quid mancante al team, ma così non è stato, e non ci si aspetta lo sia nel 2023: Stroll continua a commettere errori da rookie (vedi contatto con Alonso nel GP di Austin) e l’arrivo del vecchio giovanotto Alonso non per forza sarà una svolta positiva, anzi, la rigidità del team creerà non pochi problemi all’uragano Fernando in arrivo a Silverstone. Sappiamo tutti che a Nando piace avere il gioco con le sue condizioni: chi vivrà, vedrà. La posizione dovrebbe rimanere invariata, se tutto va bene, rimane aperta la lotta con Haas ed Alfa Romeo
Conclusioni
Questa l’analisi di come dovrebbe svolgersi la nuova stagione per gli ultimi quattro classificati nella stagione precedente. Ricordiamo che si tratta di idee ed analisi personali, che possono non rispecchiare quelle di tutti i tifosi e, anzi, vi aspettiamo nella nostra pagina Instagram per sapere la vostra opinione.
Rimanete in attesa nel nostro sito e nei nostri canali ufficiali in attesa della seconda parte che vedrà i prossimi team classificati in posizioni superiori rispetto a quelli citati sopra.