Ancora Verstappen sulle strade del Principato! L’olandese volante non si ferma più e inanella un’altra vittoria tra le vie strettissime di Monaco, davanti ad Alonso, come sempre in forma, e ad un sorprendente (e un po’ fortunato) Esteban Ocon. Ancora una volta male la Ferrari, mentre è troppo presto per giudicare il nuovo pacchetto aerodinamico introdotto questo weekend da Mercedes. Terminano a punti entrambe le McLaren, finalmente, e si nota una leggera crescita delle AlphaTauri, con Tsunoda rallentato solo da un problema ai freni. Ancora poco competitive le Alfa Romeo, che comunque azzeccano la strategia montando per prime le intermedie, e anche le due Williams. Non parliamo neanche di Haas, che ne combina di tutti i colori, tra errori dei piloti e del muretto. Prima di vedere le pagelle, mi sembra corretto ricordare che, soprattutto parlando di Monaco, esse si devono basare sull’intero fine settimana, perchè nel Principato la posizione di partenza è spesso premonitrice di quella d’arrivo.
Top ten
1° classificato – Max Verstappen: voto 10. La sua qualifica è spettacolare, e dimostra ancora una volta chi sia il migliore in circolazione (macchina permettendo). La pioggia, nonostante la gara sembrasse ormai chiusa, scombussola i piani di tutti, tranne i suoi: Max gestisce le sue medie alla perfezione, facendole durare più di 50 giri e fermandosi ai box con tempismo corretto. Insomma, un altro show di Verstappen e della sua imbattibile Red Bull.
2° classificato – Fernando Alonso: voto 9. Anche lui dà il massimo in tutte le sessioni, deludendo però qualche tifoso ottimista che avrebbe sperato di vederlo sul gradino più alto del podio. In realtà, va lontano 8 centesimi dalla pole position e spreca l’unica chance che avrebbe potuto avere a causa di una strategia molto discutibile pensata dal muretto, che non segue la sua indicazione di montare subito gomme intermedie e finisce col doverlo far fermare due volte. Sicuramente una delle migliori occasioni di vittoria che avrà mai quest’anno.
3° classificato – Esteban Ocon: voto 8,5. Il francese sfodera una prestazione nel complesso solida, che gli consegna un podio certamente meritato, anche se derivato da circostanze abbastanza fortunate. Mi spiego, il suo quarto posto in qualifica è oro e anche la strategia ed il passo sono davvero ottimi in tutte le circostanze, ma almeno tre episodi hanno cambiato la sua corsa in meglio: innanzitutto la penalità a Leclerc che lo fa avanzare sulla terza casella della griglia di partenza, poi l’errore (grave) di Russell che vanifica i propri sforzi finendo largo in curva 5 quando si trovava in terza posizione, ed infine aggiungerei la non investigazione sulla manovra in cui Ocon ha repentinamente sterzato, durante la fase di frenata, per evitare di essere sorpassato da Sainz, mossa proprio al limite. Esteban, in ogni caso, è stato abile nello sfruttare tutte le condizioni a suo favore per ottimizzare il risultato di una gara condotta, sotto tutti gli aspetti, egregiamente.

4° posto – Lewis Hamilton: voto 7,5. Non brillantissimo in qualifica, dove è solo sesto (quinto con la penalità di Leclerc), riesce ad arrivare ai margini del podio grazie al solito weekend da dimenticare delle due Rosse. Il suo GP può comunque ritenersi soddisfacente, considerando che l’obiettivo principale era quello di provare il nuovo sistema aerodinamico che, necessariamente, ha stravolto le informazioni che il team aveva raccolto finora. Per ulteriori valutazioni su Mercedes e Ferrari potete leggere un nostro interessante articolo cliccando qui.
5° posto – George Russell: voto 7. Mezzo voto in meno per l’errore che gli è costato il pregiatissimo podio di Monaco. Si trovava comodamente in terza posizione, tra l’altro con gomme intermedie, ed ha sbagliato il punto di frenata in curva 5, tamponando anche Pèrez nel tentativo di rientrare in pista velocemente (5 secondi di penalità ininfluenti). Peccato davvero, perchè era stato uno dei pochi ad aver azzeccato perfettamente la strategia, con una sola sosta effettuata dopo l’inizio della pioggia, che gli aveva permesso di recuperare almeno una ventina di secondi su tutti gli altri.
6° posto – Charles Leclerc: voto 8. Lui ci mette davvero molto del suo (1 decimo dalla pole ne è l’esempio), ma si scontra continuamente contro la disattenzione, e perchè no anche incompetenza in questo caso, del muretto Ferrari. Prima non gli viene segnalata la presenza di Norris, in qualifica, che arrivava a tutta velocità, e tre posizioni in griglia, poi la chiamata ai box che definire tardiva equivale ad un complimento. Conclusione: il sesto posto è già un miracolo.
7° posto – Pierre Gasly: voto 7. Settimo è partito e settimo è arrivato. Non inquadrato molto, il francese ha corso la sua buona gara, che conferma la sua crescita alla guida di questa vettura. Non è ovviamente ancora ai livelli di Ocon in termini di feeling con la propria Alpine, ma la strada sembra quella giusta.
8° posto – Carlos Sainz: voto 7,5. Combatte come un leone mettendo a ferro e fuoco tutta la pista con il proprio agonismo, furioso con il team ed agonizzante su gomme da asciutto in condizioni proibitive. L’errore che gli fa perdere di vista il retrotreno di Ocon è assolutamente giustificabile, dato che sono evidenti le responsabilità del box, che lo lascia sul tracciato per 2-3 giri in cui diluviava, ed è impossibile che nessuno se ne fosse accorto, considerando che le previsioni erano piuttosto chiare e che tutti si fossero già fermati per cambiare le gomme. Un nuovo grave errore di valutazione della Ferrari, che si conferma ancora una volta la squadra “pagliaccio” del paddock.
9° posto – Lando Norris: voto 7. L’inglese è autore di una buona gara, senza particolari sussulti, ma che gli frutta un’ottima nona posizione, figlia anche del decimo posto in qualifica, poco sopra il compagno di squadra. Considerando l’inizio di stagione, questi punti sono d’oro.
10° posto – Oscar Piastri: voto 7+. Certamente più inesperto di Norris, riesce sempre a stargli dietro, sia sabato che domenica, e sfruttare anche lui i problemi di Tsunoda per prendere un soddisfacente punticino. Bravo, non era facile in queste condizioni, su questa pista tra l’altro.

Fuori dai punti
11° posto – Valtteri Bottas: voto 7. I punti gli sfuggono per poco, ma il suo lavoro unito a quello del team sono piuttosto lodevoli. Il box infatti lo chiama subito per cambiare le gomme, proprio quando la pioggia aveva iniziato a cadere copiosamente, facendogli recuperare la posizione su de Vries. Ottima strategia e buona corsa.
12° posto – Nyck de Vries: voto 6,5. Mantiene la posizione di partenza, e credo che in fondo sia sufficiente a garantirgli un altro Gran Premio in AlphaTauri, Helmut Marko permettendo.
13° posto – Guanyu Zhou: voto 6. Partito dalla penultima posizione in griglia, azzecca le tempistiche per montare le gomme da bagnato leggero e riesce a recuperare ben 6 posizioni, che su questo tracciato sono tante. Peccato per le qualifiche.
14° posto – Alexander Albon: voto 5,5. Ah perchè correva anche lui? Scherzi a parte, non riesce a far emergere una Williams poco competitiva e non lo si può certo incolpare di questo.
15° posto – Yuki Tsunoda: voto 7. Ancora una buona prestazione per il pilota giapponese, che dopo essersi contraddistinto per il grande lato umano spalando fango in quel di Faenza, si mette in mostra anche nel Principato, dove si arrende solo ad un problema ai freni mentre era tranquillamente nono. Mi fa molto piacere che finalmente Yuki stia iniziando a prendersi qualche soddisfazione, pur parziale.
16° posto – Sergio Pèrez: voto 2. Subito a muro in Q1, ne combina di tutti i colori anche in gara: tra ali spaccate, contatti di vario genere, muri più che sbaciucchiati, pit stop in gran quantità, finisce doppiato addirittura di due giri, davanti solo ad una Haas ed una Williams. Veramente un disastro.
17° posto – Nico Hülkenberg: voto 5. Haas non gli fornisce un gran mezzo, ed era impossibile chiedergli di più.
18° posto – Logan Sargeant: voto 4. Anche lui molto male, si fa pure penalizzare per eccessiva velocità in pit-lane, come punta dell’iceberg di malinconia che è questo GP per i tifosi inglesi.
19° posto – Kevin Magnussen (RIT): voto 5. Come il compagno di squadra. Ancora però non mi spiego che ci facesse su una pista completamente bagnata con gomme slick, ma forse non lo sapeva nemmeno lui.
20° posto – Lance Stroll (RIT): voto 4. Battagliero per tutto il GP, mai per le posizioni che contano, alla fine opta per un dignitoso ritiro. Troppo lontano da Alonso già a partire dal sabato, quando il compagno lo lascia indietro di ben 12 posizioni in griglia, e troppo impreciso di domenica.